Comunicato Stampa

 

Massimo Saverio Ruiu. 7minuti prima/7 minuti dopo

a cura di Paola Pallotta

 

Arte e cultura possono curare un territorio difficile e controverso come quello di Ostia, incoraggiandone le potenzialità e favorendone la rinascita. Lo storico stabilimento balneare Sporting Beach prosegue la sua stagione di mostre d’arte contemporanea, con il preciso intento di ampliare lo sguardo e pensare un futuro migliore e realizzabile.

SBA - Sporting Beach Arte è un progetto culturale, un luogo d’incontro per l’arte e per gli artisti che accettano di esporre all’interno di uno stabilimento balneare, a Ostia.

SBA quindi non è una semplice galleria, ma un ambiente non convenzionale volto a stimolare la riflessione degli artisti sulle problematiche dell’ambiente naturale e sociale in cui opera, a dare visibilità e sostegno agli artisti e a portare i loro lavori e i loro linguaggi al pubblico della periferia, certo che lo scambio sia fonte di energie e nuove idee.

Disegni su vetro, mosaici su cartone, fotografie su forex, acquerelli e acrilici su carta e su tela, fino all’impego della luce, della cenere, del sale e di oggetti reali, sono gli strumenti espressivi che compongono la riflessione di Massimo Saverio Ruiu sulla storia e sulla mitologia. Dal Minotauro riletto da Dürrenmatt a un Ulisse ricoperto di sale, sei opere realizzate tra il 2001 e il 2018 tengono insieme idee forti e complesse. Ma in questa mostra Ruiu riflette soprattutto sul tempo, sul continuum fluido dell’accadere degli eventi umani e del mutare della materia, in scansione periodica. L’artista ferma il tempo per osservare ciò che accade in quella frazione di sequenza temporale dalla durata indeterminata che sta tra un “prima” e un “dopo”, in quel tempo in cui tutto potrebbe accadere, se ci lasciamo guidare dall’intuizione che mette insieme gli eventi. Si tratta di osservare le cose in un unico movimento percettivo, attraverso l’intuizione che è forma pura della sensibilità e coscienza universale. E per questo sguardo così intenso è necessario un orizzonte vasto, come quello del mare, luogo ideale per meditazioni e considerazioni sul tempo e sullo spazio, e sulle infinite storie che potrebbe raccontarci.

Massimo Saverio Ruiu nasce a San Severo di Foggia nel 1961, vive e lavora a Roma e in Puglia.

Laureato in Lettere presso la cattedra di Storia dell'Arte Contemporanea dell’Università "La Sapienza" di Roma, inizia la propria carriera di artista nel 1984, contemporaneamente all’attività espositiva.

Da subito, il nucleo centrale della poetica di Ruiu si focalizza su tematiche legate ai bisogni più intimi e profondi dell’uomo, in una scansione poetica spesso alla ricerca del non detto, del non espresso, pur restando ancorato al figurativo. La ricerca diventa spesso tensione drammatica, con il ricorso a figure o spazi neri in cui sembra dover precipitare tutto, comprese le immagini raffigurate sulle superfici più diverse, come tela, carta, vetro, legno, forex, lavagna, o fotografia. Si configura un percorso poetico di riflessione sul tempo, sia umano che cosmico, spesso osservato attraverso l’immagine del mare, del suo orizzonte o della sua fauna, a volte accompagnata da un personalissimo sense of humour. Tra le mostre personali ricordiamo: Mar Nero, Casa Vuota, 2018; Fragile, Interno14, 2017; Onde di frequenza, Ecos Gallery, 2012; Secondo Tempo, Centro di Arte Contemporanea Palazzo Pino Pascali, Polignano a Mare, 2003, Collezione di farfalle, Studio Oscar Turco, Roma, a cura di P. Balmas, 1993. Tra le collettive: Il bosco e la rosa, Galleria Del Vecchio, Monopoli, a cura di A. Di Genova, 1993; Casa Rossa, Apulian Land Art Festival, Alberobello, 2018; Arteporto Oltremare, Porto di Traiano, Fiumicino, a cura di S. Calvarese e S. Polo, 2018; Atteone, opera realizzata al MAAM, Roma, a cura di G. De Finis, 2017; Convivium, Museo Pascali, Polignano a Mare, a cura di R. Braná, 2016; Siamo tutti greci, Museo Benaki, Atene, 2012; Puglia: Sguardo contemporaneo, Biennale di Venezia, a cura di R. Branà e G. Carroppo, 2011.